L'energia è gioia, maggiore è la tua energia

e più grande sarà la tua gioia.

L'energia stessa diventa gioia;

l'energia che trabocca è gioia,
l'energia che trabocca è celebrazione
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Celebrare è la base del mio modo di vivere, non la rinuncia ma la gioia. Godi di tutta la bellezza, la gioia, di tutto ciò che la vita ti offre, perché questa vita è un dono di dio. Per me, vita e dio sono sinonimi. Anzi, vita è una parola migliore di ‘dio’. Quest’ultimo è solo un termine filosofico, mentre la vita è reale, esistenziale. La parola ‘dio’ esiste solo nei testi sacri. È una parola, una semplice parola. La vita è dentro di te e al di fuori di te, negli alberi, nelle nuvole, nelle stelle. L’esistenza intera è una danza della vita. Ama la vita. Ama la vita totalmente, ubriacati del divino attraverso la vita. Io amo la vita appassionatamente, per questo insegno a celebrare. Tutto va celebrato, tutto va vissuto e amato. Per me nulla è mondano e nulla è sacro. Tutto è sacro, dal gradino più basso della scala al più alto: dal corpo all’anima, dal fisico allo spirituale, dal sesso al samadhi  tutto è divino!

 

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Osserva: l'intera esistenza è in celebrazione! Gli alberi non sono seri; i fiumi e gli oceani sono selvaggi: ovunque è una festa, ovunque ci sono gioia e delizia. Osserva l'esistenza, ascoltala e diventane parte, in questo modo diventi un amante, perché l'amore può esistere dove c'è un profondo rispetto per la gioia. L'amore non può esistere in una mente seria.


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Metti tutta la tua energia nella gioia, e la paura scomparirà. Ignora la paura, non prestarle alcuna attenzione, perché più le dai attenzione e più a lungo tenderà a permanere. Buttati completamente nella direzione da cui nasce la gioia, e la paura scomparirà proprio come l’oscurità scompare quando fai luce. La gioia è luce. Ed è l’inizio di un grande pellegrinaggio che termina con la scoperta di Dio. Quindi vai pure avanti – senza alcuna paura, perché l’esistenza protegge sempre coloro che si fidano di lei. Rilassati, dona te stesso all’esistenza e lascia che la gioia ti travolga. Lascia che crei per te le ali per raggiungere le stelle. Un cuore colmo di gioia è vicinissimo alle stelle. Solo chi è triste e avvilito e infelice va all’inferno: sta creando il proprio inferno. Chi è gioioso, chi canta e danza e celebra sta creando il suo paradiso con ognuna delle sue canzoni, con ognuna delle sue danze. Dipende da te creare un paradiso o cadere nell’oscurità, nel fuoco dell’inferno. Queste due cose non sono al di fuori di te; sono entrambe al tuo interno. Dipende tutto da cosa scegli di essere. Scegli di essere divino, scegli di celebrare sempre di più, scegli di far festa, in modo che nel tuo essere sboccino sempre più fiori, e tu possa godere sempre più della loro fragranza.


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Quando ami, sei felice. Quando non puoi amare, non puoi essere felice, gioioso. La gioia è una funzione dell'amore, un'ombra dell'amore; lo segue sempre. Dunque diventa sempre più amorevole, e sarai sempre più gioioso. Non ti preoccupare, non chiederti se il tuo amore sarà ricambiato o no, non è affatto importante. La gioia segue l'amore automaticamente, che venga ricambiato o no, che l'altro corrisponda o no. Questa è la bellezza dell'amore, il suo risultato implicito: il suo valore è intrinseco all'amare stesso. Non dipende affatto dalla risposta dell'altro, è totalmente nelle tue mani, e non fa alcuna differenza a chi indirizzi il tuo amore: un cane, un gatto, un albero oppure una pietra. Puoi semplicemente sederti di fianco a una pietra ed essere in amore. Puoi farti una chiacchierata, la puoi baciare, ti puoi sdraiare su di essa. Sentiti un tutt'uno con quella pietra e all'improvviso sentirai una scossa energetica, un ribollire di energia, e proverai una gioia immensa. Forse quella pietra non ti ha contraccambiato, forse l'ha fatto: questo non è per nulla importante. Ti sei sentito colmo di gioia perché hai amato: chi ama è felice, gioioso. Allorché conoscerai questa chiave, potrai essere gioioso ventiquattr'ore su ventiquattro. E se ami ventiquattr'ore al giorno, senza più dipendere dal possesso di un oggetto d'amore, diventerai sempre più indipendente; infatti potrai essere in amore anche se nessuno è presente. In questo caso potrai amare il vuoto stesso che ti circonda. Seduto da solo nella tua stanza, la ricolmerai con il tuo amore. Potresti anche essere in prigione: puoi trasformare la tua cella in un tempio, nel giro di un secondo. Nel momento in cui ricolmi d'amore, non è più una prigione; d'altra parte, perfino un tempio si trasforma in una prigione, se non esiste amore alcuno.


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Non ascoltare i preti: sono nemici dell'amore. Hanno insegnato alle persone a odiare se stesse e a odiare il mondo, poiché hanno insegnato che nasci già macchiato dal peccato,oppure che questa vita è solo una conseguenza di tutte le cattive azioni che hai compiuto in passato, per questo devi soffrire. Nessuna religione accetta che questa sia una vita di gioia e di celebrazione,  che sia un dono, una ricompensa per la quale non hai alcun merito, che non puoi affatto pretendere, poiché non te la sei minimamente guadagnata. Dunque, prima di tutto evita i preti. Ti hanno insegnato valori negativi rispetto alla vita. E il mio sforzo è ricondurti a un'affermazione della vita: ecco cosa significa per me amare se stessi, accettarsi in quanto non peccatori.


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Quando l’inconscio è completamente ripulito e non vi è più spreco di energia per mantenerlo represso, quella stessa energia comincia a muoversi verso l’alto; tieni a mente che quell’energia non può rimanere statica, deve muoversi. Ora che non vi è più lavoro nell’inconscio essa comincia a muoversi in su verso i tuoi spazi più sottili, e là troverai i valori reali che fanno di un uomo un uomo e lo portano oltre l’animale. Nello stesso modo, qualsiasi esperienza tu abbia nel superconscio deve essere portata nel conscio per poterci lavorare. Non limitarti ad avere grandi intuizioni, non limitarti ad assaporare la bellezza; lascia che le tue esperienze diventino azioni, creatività. Fanne qualcosa. Non appena cominci a farne qualcosa, scoprirai che le qualità più profonde cominciano ad affiorare. Il solo scrivere una poesia può liberare una grande quantità di energia. Fare una bella azione, compiere un atto compassionevole, condividere qualcosa che tu hai in abbondanza, con chiunque… e il tuo superconscio comincerà ad avvicinarsi sempre di più al conscio. Ora ha una porta per uscire nel mondo. Quando il superconscio è completamente svuotato, allora il superconscio collettivo comincerà a liberare i suoi tesori nascosti. Quando anche il superconscio collettivo è svuotato sei giunto alla gloria suprema: la consapevolezza cosmica. Grazie a questa mente cosmica superconscia, ciascuno dei tuoi atti consci comincia ad avere una fragranza divina, religiosa. Qualsiasi cosa tu tocchi diventa oro, qualsiasi cosa tu dica diventa vera. Ogni tuo movimento nella vita crea onde di bellezza, gioia, estasi che raggiungeranno i più lontani estremi dell’esistenza toccando milioni di persone che non ti hanno mai conosciuto e mai ti conosceranno, ma che condivideranno la tua gioia. Forse ti è accaduto di provarlo qualche volta: sei seduto, ti senti bene e all’improvviso diventi triste e non sai perché. È perché qualcuno sta emanando onde di tristezza proprio vicino a te e sono forti abbastanza da avere un impatto su di te. Alle volte puoi sperimentare l’opposto: ti senti leggero, senza peso, senza una ragione, provi freschezza, gioia. Non puoi neanche dire a qualcuno: “Mi sento gioioso”; penseranno che sei pazzo, perché non vi è alcun motivo per provare gioia. Qual è il motivo? Non puoi attribuirgli una causa, in quanto non la conosci tu stesso. È semplicemente che la gioia di qualcuno ha creato un’onda che ti ha toccato. Siamo esseri molto ricettivi e sensibili. Come l’antenna di una radio continuiamo a ricevere tutte le onde che ci raggiungono, onde molto sottili. Il più delle volte soffri delle sofferenze degli altri e solo ogni tanto sei colmo della gioia di qualcun altro; perché tanti sono i tristi e i disperati e le persone gioiose e beate sono veramente poche, molto rare.

Tratto da "Guida spirituale. Discorsi sulla Desiderata" - Osho
Tratto da "Guida spirituale. Discorsi sulla Desiderata" - Osho