Tutto muta ogni istante

 

 

Amato maestro, in questi tempi incerti sembra che in quelli che ti sono vicini stiano affiorando sia la parte migliore sia la parte peggiore. Potresti parlarne?

 

Non ci sono “tempi incerti”, perché tutto è incerto, sempre. Questa è la difficoltà che incontra la mente: vuole certezza, e la vita è sempre incerta.

Per cui, quando per coincidenza la mente trova un piccolo spazio di certezza, si sente a suo agio: si circonda di un senso di sicurezza illusoria.

Tende a dimenticare la natura reale dell’esistenza e della vita, comincia a vivere in un mondo di sogni; comincia a confondere apparenza e realtà. E così sta bene, perché ciò di cui ha più paura è il cambiamento; la ragione è molto semplice: non sa se il cambiamento porterà cose buone o cose cattive.

Una cosa è certa, ogni cambiamento distrugge il tuo mondo di illusioni, aspettative, sogni.

La mente è proprio come un bambino che gioca sulla spiaggia e costruisce castelli di sabbia. Per un momento sembra che il castello sia solido, ma è fatto di sabbia e basta una leggera brezza per distruggerlo.

Noi però cominciamo a vivere in quel castello. Cominciamo a sentire di aver trovato qualcosa che rimarrà sempre con noi.

Ma il tempo continua a disturbare la mente. Può sembrare che l’esistenza sia dura con te, ma in realtà è grazie alla sua compassione che essa continua a rimanere con te.

Non ti permette di confondere le apparenze con la realtà. Non ti dà la possibilità di accettare le maschere come se fossero il tuo vero volto, quello originale.

Per cui ogni volta che il tempo distrugge una delle tue amate illusioni, sembra che faccia affiorare la parte migliore e la parte peggiore delle persone.

Ma sta semplicemente facendo affiorare ciò che era nascosto dietro alla tua falsa sicurezza, dietro al sogno che credevi fosse realtà. Distrugge semplicemente la tua maschera. Non ha niente a che vedere con giudizi del tipo buono o cattivo, migliore o peggiore, distrugge semplicemente le maschere.

Ti espone, ti obbliga a incontrare te stesso, per cui tutto ciò che avevi represso comincia ad affiorare. Può essere la parte peggiore, o la migliore.

Il tempo non ha niente a che vedere con queste categorie. Lascia semplicemente affiorare ciò che avevi represso, ti riporta a te stesso.

La maggior parte delle persone nasconde la parte peggiore. È molto raro trovare una persona che nasconda la propria parte migliore, perché dovrebbe nasconderla?

Tutti fingono di continuo e si mostrano sotto la luce migliore, perché dovrebbero nascondere la parte migliore? Nascondono la parte peggiore, perché la trovano brutta. Basta un cambiamento e la tua maschera cade. Un cambiamento… e per un istante sei nudo, perdi i tuoi vestiti e la realtà diventa uno specchio: la tua nudità è riflessa da ogni punto.

Sì, molto raramente, eccezionalmente, succede che affiori la parte migliore.

Ma questo solo per le persone che non hanno una maschera, che sono già nude, e che hanno già accettato la loro nudità come qualcosa di bello e naturale. Per cui un cambiamento non può distruggere nulla in loro. Al contrario, arricchirà la loro parte migliore. Porterà alla luce qualcosa che forse hanno dimenticato, qualcosa che forse anche altri hanno dimenticato. Tendiamo sempre a dare le cose per scontate.

Ciò accade solo in casi eccezionali, quando una persona ha vissuto innocentemente, senza alcuna ipocrisia, quando una persona vive sapendo perfettamente che non c’è niente di certo, e che niente è permanente… e che aspettarsi queste cose significa crearsi delle frustrazioni per il futuro; significa piantare il seme della disperazione, dell’angoscia, dell’ansietà.

Se accetti che il mutamento è la natura della realtà, e che tutto cambierà; se in ogni istante hai ben presente che l’attimo futuro potrebbe portare qualcosa di totalmente nuovo, e che ciò che è reale in questo momento svanirà come la nuvola che poco fa era qui e ora non c’è più… Se c’è questa consapevolezza, allora nessun cambiamento sarà difficile, allora qualsiasi cambiamento sarà accettabile. Non gli resisterai, non lo vorrai diverso.

Persino se ti porta via con tutti i tuoi bei sogni, i tuoi amati desideri, i tuoi castelli in aria, non ti sentirai frustrato, perché fin dall’inizio hai accettato che questo sarebbe potuto succedere. Per cui non ci sarà conflitto, non ci sarà frustrazione. Sarai a tuo agio.

Per questo dico che non ci sono tempi difficili, non ci sono tempi incerti.

Il tempo è cambiamento, continua a cambiare, siamo noi che continuiamo a creare cose permanenti. Andando contro il tempo saremo sempre dei perdenti, e in torto.

E quando realizziamo la nostra sconfitta ci sentiamo arrabbiati e frustrati con l’esistenza stessa. Perdiamo fiducia. Sembra che tutto sia contro di noi e cominciamo a vivere nella paranoia, nella paura, un certa ansia penetra nel nostro essere.

Ma questo succede perché ci aspettavamo qualcosa che non fa parte della realtà. L’esistenza non ha l’obbligo di soddisfare le nostre aspettative.

E di solito è la parte peggiore che emerge, perché è ciò che nascondevamo dietro all’idea di stabilità. Vivevamo con l’idea che una certa cosa sarebbe durata per sempre; che non c’era più bisogno di cambiare. E poi, di colpo, la terra scompare da sotto i nostri piedi e, naturalmente, la parte peggiore affiora. È anche possibile che affiori la parte migliore, ma è possibile solo se vivi in armonia con la vita, con l’esistenza, senza chiedere favori. Ma di solito continuiamo a chiedere favori.

Senza queste continue richieste non ci sarebbero rabbia e frustrazione.

Per esempio, molti tra quelli che sono stati con me si sono sentiti molto frustrati nei confronti della vita perché hanno lavorato duramente, hanno messo tutta la loro energia nella creazione di un sogno meraviglioso, e quando era quasi realizzato, mancavano solo i tocchi finali, tutto è scomparso. Si sentono pieni di rabbia e disgusto nei confronti dell’esistenza, ma è tutto frutto delle nostre azioni.

Io non mi sento frustrato, non mi sono mai guardato indietro. Sono stati anni bellissimi, abbiamo vissuto in un modo splendido.

Ed è la natura dell’esistenza: le cose cambiano. Cosa fare? Adesso stiamo cercando di creare qualcos’altro, ma anche questo cambierà. Qui non c’è niente di permanente. Tranne il cambiamento, tutto cambia.

Per cui non ho niente di cui lamentarmi. Non ho sentito nemmeno per un istante che qualcosa è andato male… perché anche se tutto è andato male, per me nulla in realtà è andato male.

Abbiamo semplicemente cercato di costruire castelli con delle belle carte da gioco, e proprio quando erano quasi finiti è arrivato il vento. Non sapeva che stavamo costruendo castelli con le carte, e li ha mandati all’aria.

Forse, tranne me, tutti si sono sentiti frustrati. E per di più si sono arrabbiati con me, perché io non mi sento frustrato, non sono con loro. Ciò li rende ancora più arrabbiati. Se anch’io fossi frustrato e mi lamentassi, e fossi turbato, si sentirebbero consolati. Ma non lo sono.

Ci siamo goduti quello che stavamo facendo, e ci godremo qualsiasi cosa faremo, ma le cose cambieranno sempre. Se questa considerazione sarà sempre presente, come un faro, allora i tempi difficili non faranno mai affiorare la parte peggiore, perché fin dall’inizio non avrai piantato quel seme.

Questa è la ragione per cui sono tra di voi, ma una parte di me rimane straniera, estranea. Per la semplice ragione che io considero le cose in un modo molto diverso; per me tutto è accettabile.

Ora sarà difficile realizzare un altro sogno, perché molti di quelli che avevano lavorato per realizzare quel sogno sono sfiduciati. Si sentono sconfitti. Sentono che la realtà o l’esistenza non si è curata di persone innocenti che non facevano male a nessuno, che stavano semplicemente cercando di creare qualcosa di bello. Persino nei loro confronti l’esistenza segue la stessa regola, non fa eccezioni.

Molti sannyasin si sentiranno sfiduciati, e troveranno molto difficile provare di nuovo. Penseranno: “Che senso ha? Investiremo la nostra energia, le nostre aspettative, le nostre speranze, e chi lo sa? Domani una cosa da nulla potrebbe distruggere tutto.” Sentiranno che è meglio non sperare, che è meglio non sognare.

È meglio perdersi in una vita mediocre, dove non si sogna, dove non si spera, dove non si crea, dove ci si trascina stancamente giorno dopo giorno.

In quel tipo di vita non si incontrano frustrazioni. Le frustrazioni affiorano solo quando si cerca di raggiungere la luna. E quando sei quasi arrivato, all’improvviso la luna sparisce e ti ritrovi più lontano che mai, ancora più lontano che all’inizio del viaggio.

Capisco che sia doloroso, ma siamo noi i responsabili del nostro dolore.

Ci sembra che la vita non sia giusta, perché ci ha portato via un giocattolo dalle mani. Ma non dovresti avere troppa fretta di trarre conclusioni così drastiche. Aspetta ancora un po’. Può darsi che tutti questi cambiamenti siano per il meglio.

Devi solo avere pazienza e lasciare che la vita faccia il suo corso.

Ricordati sempre che la gioia non deriva dal completamento di qualcosa, la gioia sta nell’avere desiderato qualcosa con totale intensità; e mentre la realizzavi hai dimenticato il mondo intero. Era diventata il punto focale del tuo essere. In questo sta la gioia e l’appagamento, non nel completamento di qualcosa, né nella sua permanenza.

In questo mutevole flusso dell’esistenza dobbiamo trovare il nostro appagamento in ciascun istante.

Qualsiasi cosa stessimo facendo, abbiamo fatto del nostro meglio, non siamo stati parziali; non abbiamo risparmiato alcuna energia: ci siamo dedicati totalmente al nostro sogno. Ed è questo che rende felici.

Questo è ciò che succede ai sogni… sono veramente sogni, e realizzarli è una grande sfida. Ma non bisogna mai dimenticare che dopotutto sono sogni. Farli diventare realtà è una gioia, ma non dimenticare che rimangono sogni, e prima o poi svaniscono.

Se conservi questa consapevolezza, scoprirai che dopo ciascun cambiamento nella tua vita sarai più acuto, più intelligente, più maturo; sarai diventato più attento alle sfumature delicate dell’esistenza, e accetterai sempre più tutto ciò che succede.

Nella mia vita ho visto scomparire molte cose. Ho avuto più amici di chiunque altro.

Ma qualcuno può essere un amico oggi e domani potrebbe non esserlo più. Potrebbe aver trovato un’altra strada e ci si separa. Ma ho sempre dato per scontato che eravamo solo compagni di viaggio.

Non puoi mai sapere per quanto tempo qualcuno sarà con te. Ma mentre è con te dagli tutto l’amore possibile, condividi con lui tutto quello che puoi. Forse domani dovrai dirgli addio.

Nella mia vita mi sono sempre trasferito da un posto all’altro, perché qualcosa era fallito. Ma io non avevo fallito. Migliaia di sogni possono fallire, ma ciò non rende me un fallimento. Al contrario, ciascun sogno che scompare mi rende più vittorioso, perché non mi disturba, non mi tocca nemmeno. La sua scomparsa è un vantaggio, è un’opportunità per imparare a essere maturo.

In questo caso affiorerà la parte migliore. E qualsiasi cosa succeda non farà alcuna differenza, la parte migliore continuerà a crescere, raggiungerà le vette più alte.

Ma non cercare mai di avere successo andando contro il tempo, contro la vita, contro l’esistenza.

Rimani sempre in un let-go. Allora non sarai mai sconfitto, non fallirai mai. E non avrai nulla da nascondere, perché non c’è attaccamento a qualcosa che cerchi di rendere permanente: nessuna relazione, nessuna amicizia, nessuna attività, niente. Non c’è alcun desiderio di attaccarsi alle cose belle che ti accadono. Ti apri, permettendo al nettare di quei momenti di riempire il tuo essere e quando quei momenti se ne sono andati sei riconoscente, non hai nulla di cui lamentarti.

Se la scomparsa di un sogno ti lascia pieno di gratitudine, allora la tua parte migliore crescerà.

Io non mi sono mai guardato indietro. Proprio l’altro ieri, al darshan serale, c’erano alcune persone molto felici ed entusiaste che mi hanno detto: “Osho, siamo venuti da Jabalpur.” E l’unica cosa che mi è venuta in mente è stata che i miei giorni a Jabalpur erano così lontani, che non me ne rimaneva neppure il ricordo. Sì, anche là ho vissuto un sogno, e proprio come tutti i sogni falliscono, anche quello fallì.

Ho fatto così per tutta la vita… E continuo a farlo. Continuerò a farlo fino al mio ultimo respiro, instancabilmente. Trovo che questa assoluta mancanza di frustrazione sia la vera vittoria. Con questa assoluta mancanza di frustrazione, ogni volta che crei qualcosa e il tempo la cambia, la vita comincia a fluire in una direzione diversa e cominciano a succedere cose che non ti aspettavi…

L’ignoto entra continuamente nel tuo mondo noto e lo disturba. Ma lo disturba solo perché tu non lo accogli con gioia. Se riuscissi ad accogliere l’ignoto, e ad abbandonare il noto… È sempre il noto che viene disturbato dal tempo, non è l’ignoto. Esso non può essere disturbato, né dal tempo, né da qualunque altra cosa.

Se sei pronto a dare il benvenuto a ciò che non conosci, hai scoperto il segreto per sentirti invulnerabile di fronte a tutte le sconfitte, a tutti i fallimenti.

I sogni non hanno alcuna importanza. Ciò che importa è il modo in cui vivi la distruzione di questi sogni, di queste enormi aspettative che sono evaporate nell’aria, e non hanno lasciato neppure una labile impronta.

Come ne sei venuto fuori?

Se ne sei uscito intatto, allora hai scoperto un grande segreto, hai trovato una soluzione. Allora niente può più sconfiggerti, niente può disturbarti, niente può farti arrabbiare o spaventarti.

Continui a camminare verso l’ignoto, in cerca di nuove sfide. E di fronte a tutte queste nuove situazioni la tua parte migliore si affinerà sempre di più.