Rimuovi le preoccupazioni

 

Sono le preoccupazioni che impediscono ai più grandi doni dell’esistenza di raggiungerti. Una mente preoccupata continua a proiettare la sua preoccupazione su qualsiasi cosa.

 


Non puoi aprirti forzatamente. Ma puoi osservare con attenzione e vedere perché a volte sei pronto e aperto, e a volte sei chiuso. Così quando ti accorgi di una qualsiasi cosa che ti fa chiudere, puoi eliminarla.

È una cosa che i più grandi medici del mondo conoscono: le loro medicine non sono in grado di ridarti la salute. La capacità di guarire è dentro di te. Tutto quello che loro possono fare è rimuovere gli ostacoli, così che la forza guaritrice inizi a fluire. Non è in tuo potere far scorrere questa capacità di guarire, ma certamente puoi spianarle la strada – sgombrare il sentiero, togliere i sassi. E poi aspetta, e aspetta con fiducia, perché è successo anche senza far prima tutto quel lavoro di rimozione.

Per cui non c’è ragione che non accada ancora. L’unica cosa che può essere d’ostacolo – non sono molte le cose che dovrai rimuovere – l’unica cosa è una mente preoccupata. Se sei troppo preoccupato – non importa per cosa – non puoi essere aperto. Se non sei preoccupato, allora non c’è niente che ti impedisce di aprirti. Ma quasi tutti sono preoccupati, anche solo per delle banalità. Se osservi attentamente queste preoccupazioni, ti metterai a ridere di te stesso, di che razza di sciocchezze si agitano dentro di te e creano tremendi ostacoli. E così ti basta guardare quali sono le tue preoccupazioni e lasciarle perdere.

Non fare direttamente degli sforzi per ottenere qualcosa, perché le cose importanti non ti arrivano in questo modo. Queste arrivano sempre quando è assente la parte di te che vuole agire, e anche la mente che si preoccupa è un’azione volontaria. È possibile svuotare la mente. Tu l’hai riempita, puoi anche svuotarla. Ma ciò che è al di là di te stesso, ciò che è di gran lunga più grande – questo non lo puoi controllare. Puoi solo permettere a te stesso di esserne sopraffatto, di esserne inondato. Ma una cosa di sicuro puoi farla, eliminare le preoccupazioni.

Cosa sono le nostre preoccupazioni? Cosa è che continuiamo a pensare e perché non la smettiamo di alimentare così tanto i nostri pensieri? Che cosa ha prodotto tutto questo nella lunga vita che hai vissuto fino a oggi? Non è che una semplice perdita di tempo?

E tutte le preoccupazioni rimangono piazzate lì, quasi come la Grande Muraglia Cinese.

Tutte le religioni, tutte le filosofie, tutte le culture, tutte le civilizzazioni ti hanno aiutato a rimanere preoccupato in continuazione. Vi hanno trasformati tutti in sordi; non vogliono che siate persone che capiscono. Hanno paura della vostra comprensione, perché, alla luce della vostra intelligenza, tutte le loro invenzioni scomparirebbero e loro vivono come parassiti su quelle fantasie. Quello che vogliono è che quelle finzioni rimangano nella vostra mente come delle realtà.

Per esempio, tutte le religioni hanno insistito nel reprimere il sesso. Nel momento in cui reprimi un istinto naturale, quello diventa la tua preoccupazione. L’energia repressa continua a girare nella tua mente. Il sesso diventa cerebrale; ti metti a pensare al sesso.

 

Un vecchio era andato dal dottore. Si sentiva molto debole e sembrava quasi che la vita stesse per lasciarlo. Il dottore disse: “Non posso fare molto per te, posso solo darti un consiglio: dimezza la tua attività sessuale.”

Il vecchio disse: “Va bene, e quale metà elimino… pensarci o parlarne?”

Il sesso reale era scomparso molto tempo prima; ora si trattava solo di pensarci e parlarne.

 

Tutte le religioni hanno fatto sì che la tua energia sessuale si trasformasse in pensieri e parole – e così è diventata la tua preoccupazione. Ti sto dando solo un esempio – uno dei più importanti. E ce ne sono molti. Qualsiasi cosa che sia stata proibita, inibita, qualsiasi cosa che sia stata condannata, assume un’attrazione incredibile e quella attrazione diventa una preoccupazione. Potresti fare qualcosa, ma invece ti preoccupi.

Ho visto gente nei templi – perché nei templi si devono lasciare le scarpe fuori – con le mani giunte verso la statua del dio, ma che guardavano la porta dove avevano lasciato le scarpe. Credono di pregare dio, ma tutti possono accorgersi che stanno pregando le scarpe. La loro mente è preoccupata che qualcuno possa prendersi le loro scarpe. I maomettani hanno trovato un modo per evitare questo inconveniente: si portano dietro le scarpe nella moschea. Hanno inventato una tradizione – mettono le scarpe suola contro suola e poi si siedono sopra, così eliminano la paura che qualcuno possa… altrimenti il pensiero delle scarpe occupa così tanto la mente, che è quasi un insulto a dio.

Devi osservare quali sono le preoccupazioni che ti ostacolano. Rimuovere quella barriera non è difficile; il solo osservare la sua futilità è sufficiente a farla scomparire.


Sidney va dallo psichiatra. “Bene, Sidney,” dice lo psichiatra, “cos’è questo?” E gli mostra un triangolo.

“È un buco della serratura,” dice Sidney, “e chissà che sta succedendo dietro!”

Allora lo psichiatra gli mostra un rettangolo e chiede: “E questo che cos’è?”

“La finestra di un motel,” risponde Sidney, “e indovina cosa sta succedendo là dentro!”

Lo psichiatra gli mostra un cerchio e gli chiede. “E cos’è questo?”

“Un oblò,” replica Sidney, “oddio ragazzi, che cosa sta succedendo là dentro!”

“Bene,” dice lo psichiatra, “certamente hai una fissazione sessuale.”

“Io ho un problema sessuale?” Esclama Sidney, “E allora tu… che mi mostri tutte quelle foto pornografiche?”

 

Una mente preoccupata continua a proiettare la sua preoccupazione su qualsiasi cosa.

Quando capisci che c’è qualcosa che sta per succedere, tutto ciò che puoi fare è in termini negativi. Cioè, semplicemente, rimuovi gli ostacoli, gli impedimenti che non permettono alla cosa di accadere, che le impediscono di raggiungerti spontaneamente, che non lasciano il tuo cuore libero di aprirsi. E ricordati che non c’è nessuna tecnica capace di far accadere quel qualcosa.

La cosa che accade è al di là di te stesso – arriva come una brezza. Tutto quello che puoi fare è mantenere porte e finestre aperte – è questo l’agire in termini negativi. Aprire le finestre non vuol dire che la brezza arriva proprio immediatamente. La brezza non sta aspettando vicino alla finestra, così che tu apri e lei entra… ma una finestra aperta è un invito.

Una finestra aperta dice alla brezza: “Sono pronto: se vieni sarai la benvenuta, non sarai respinta. Sono disponibile.” Perciò, fai solo questa parte negativa e aspetta. Piano piano la trasformazione va così in profondità che per la mente diventa impossibile preoccuparsi.

Quando ti riesce di procurarti dei diamanti, perdi naturalmente ogni interesse per i sassi. Quando puoi avere rose fresche in qualsiasi momento, le rose di plastica non ti interessano più.

Non c’è bisogno di fare niente: è semplicemente la maniera in cui vanno le cose. Basta entrare in contatto con qualcosa di superiore, e ciò che è inferiore scompare da sé. E per entrare in contatto con l’eccelso, basta solo aprirgli una strada attraverso la quale possa raggiungerti.

L’esistenza sta cercando di raggiungerti da ogni parte, ma tu sei chiuso. Non c’è una sola finestra aperta, e neanche una porta. Dalla paura hai chiuso anche le fessure più piccole, tanto per essere sicuro del tutto. Ma questa non è sicurezza, è un suicidio.

Apri tutte le porte, apri tutte le finestre. Lascia entrare il sole, lascia entrare il vento, lascia entrare la pioggia. Lascia che l’esistenza entri nel tuo essere e ti porti una vita fresca, nuova in ogni momento. Puoi provare una tale gioia, un’estasi così immensa, e questo senza torturarti per diventare un santo, senza scomodarti per assumere tutte quelle posizioni yoga, che non sono altro che contorsioni del corpo. Puoi rimanere a tuo agio, restare comodo.

Non c’è bisogno di digiunare, non c’è bisogno di distendersi su un letto di spine, non c’è bisogno di rinunciare al mondo – queste sono tutte stupidaggini. Se vuoi diventare santo, allora sì che sono necessarie – l’idiozia è il fondamento di quello che tu chiami santità. Ma se vuoi essere un uomo di profonda comprensione, allora non avrai bisogno di nessuna di tutte queste cose. Tutto quello che ti serve è rimuovere gli ostacoli.

Sono capaci tutti di farlo, ma hanno preso tutti l’abitudine di essere preoccupati, perché la massa è preoccupata. E, sfortunatamente, tu sei stato cresciuto da questo tipo di gente. Il problema di base è proprio il fatto che sei stato tirato su da gente sbagliata, e pare non ci sia alternativa. […]

L’età in cui il sesso matura è verso i quattordici anni. E con la maturità sessuale, la biologia ferma l’evoluzione. Così quei quattordici anni sono i più importanti per l’apprendimento. Qualsiasi cosa possiate imparare, lo farete in quei quattordici anni. È possibile che un uomo di ottant’anni conosca molte più cose, ma sarà solo una questione di quantità, la qualità sarà sempre quella di quando era quattordicenne.

È là che la biologia ha fermato l’evoluzione – a meno che uno non si occupi personalmente della propria evoluzione. E, secondo me, è proprio questo l’impegno della religione: dove finisce la biologia, comincia la religione.

Dopo la seconda guerra mondiale, milioni di soldati in tutto il mondo furono sottoposti a test psicologici per indagare la loro età mentale, e il risultato piuttosto sorprendente fu che erano tutti al di sotto dei quattordici anni, per quanto riguarda l’età mentale appunto.

Qualcuno di loro aveva trent’anni, qualcuno trentacinque, qualcuno quaranta o cinquanta – non faceva nessuna differenza, la loro età mentale era di quattordici anni.

Nei primi quattordici anni di vita la natura ti porta fino a un certo punto, oltre il quale il lavoro della natura finisce. Se ti assumi tu il compito di continuare quel lavoro, allora la tua età mentale può cominciare a crescere; altrimenti solo il tuo corpo cresce e diventa vecchio, mentre la mente rimane ritardata.

Sfortunatamente per ora non c’è alcuna possibilità di crescere i bambini in modo che fin dall’inizio la meditazione diventi una loro parte intrinseca, che il silenzio diventi la loro normale esperienza e che l’aprirsi all’esistenza sia per loro semplicemente naturale. È così che concepisco un nuovo uomo – uno che sia allevato, fin dai primissimi momenti della sua vita, per essere in comunione con la natura e con l’esistenza. Non sarà per nulla inibito, non sarà represso in niente, perché tutte le inibizioni e le repressioni creano preoccupazione – e questa è la cosa più pericolosa per la meditazione.

Nel momento in cui cominci a sederti e prepararti per la meditazione, improvvisamente, con tuo stupore, una miriade di pensieri ti attaccano da tutte le parti. Tutta la tua mente diventa come un vortice. Di solito non è così agitata, è più silenziosa. Ma non appena hai intenzione di meditare, la mente la considera subito come una sfida, perché la meditazione è come la morte per la mente. Allora la mente ti disturba in tutti i modi per evitare la meditazione. Ma noi siamo abbastanza intelligenti, sebbene la nostra educazione sia stata sbagliata, da rimuovere gli ostacoli. Non reprimere nessun istinto naturale.

Non andare contro la natura. Qualsiasi cosa ti piaccia fare, falla, anche se tutto il mondo è contrario. Sii qualsiasi cosa ti piaccia essere, senza pensare alle conseguenze, e così non sarai preoccupato – avrai estirpato proprio le radici della preoccupazione. […]

La gente continua a seguire i consigli degli altri. Vivi seguendo solo la tua luce, in questo modo, qualsiasi cosa avvenga, troverai pace, appagamento, soddisfazione. Forse non avrai gran successo nel mondo, forse non sarai molto famoso, ma sarai te stesso.

E una persona che è se stessa, è spontaneamente meditativa, autenticamente silenziosa; non ha preoccupazioni, perché non ha tralasciato di fare niente di quello che voleva fare; non ha mai lasciato incompiuto niente di quello che voleva fare; non ha mai represso un desiderio, un istinto, un qualsiasi bisogno naturale. Non ha niente di cui preoccuparsi.

Così, elimina tutte le tue preoccupazioni – questo è il lavoro negativo – e dopo, la meditazione, il silenzio, l’apertura saranno i premi che ti arriveranno da soli.